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Comitato Terza Armata


Latisana

<p>Il Comune di Latisana, dopo la parentesi napoleonica, con il trattato di Campoformio passò definitivamente sotto il dominio dell'Impero austriaco.<br />



Trivignano Udinese

Trivignano appartenne al dominio della Serenissima, che mantenne le vecchie istituzioni patriarcali, dal XVI secolo fino alla pace di Campoformio nel 1797; dopo il breve periodo napoleonico, il Comune tornò a far parte dell'Impero Autro-Ungarico fino al 1866. Dopo l’annessione all’Italia condivise le sorti del resto della provincia, registrando una graduale crescita economica.



Torviscosa

L'insediamento di Torviscosa sorse presso Zuino, località che nel 1866 passò al Regno d'Italia e, fino al 1915, fu l'ultima località italiana prima della frontiera con l'Austria-Ungheria. Una targa presso il ponte sul fiume Ausa ricorda questa posizione strategica. Torviscosa diventò austriaca dopo la sconfitta di Caporetto e lo rimase fino alla fine della Prima Guerra mondiale nel novembre 1918.



Terzo di Aquileia

Il comune si trova nel cuore della Bassa Friulana orientale, tra i comuni di Cervignano del Friuli e Aquileia. Terzo è un comune prevalentemente agricolo: numerose sono le aziende vinicole sul territorio ed i vini prodotti vengono commercializzati a livello internazionale e l'evento più caratteristico del Comune è la festa della zucca, in occasione della quale la frazione di San Martino si trasforma in un borgo medioevale arricchito da chioschi, mercatini e rievocazioni storiche.



Ruda San Vito al Torre

Il Comune di Ruda si trova nelle vicinanze di Aquileia e nel Medioevo costituì una delle vie di passaggio per i pellegrini che dalla Germania si recavano a visitare il Santo Sepolcro.

Il Comune di San Vito passò a Massimiliano d'Austria nel 1516 e rimase aggregato alla Contea Principesca di Gorizia e Gradisca sotto l'Impero Austro-Ungarico sino al 1918, quando venne annesso al Regno d'Italia. Nel 1923 venne inserito nella provincia di Udine.



San Giorgio di Nogaro

La notorietà di San Giorgio di Nogaro deriva dal ruolo che il Comune ebbe durante la Prima Guerra Mondiale. Fu in quel momento infatti che venne fondata l'Università Castrense al fine di permettere agli studenti di medicina chiamati al fronte di poter completare gli studi ed essere utili nel contesto del conflitto. L'Università offrì un corso in medicina e chirurgia, baracche per i dormitori e un refettorio, una serie di aule tra cui un'aula collettiva (sala cinematografica Maran), un'aula magna (sala maggiore del Palazzo comunale) e un'aula di anatomia (una cella del Camposanto).



Fiumicello

Come in tutti i Comuni appartenenti all'Impero Austro-Ungarico, il 28 giugno 1914, gli abitanti di Fiumicello furono chiamati alle armi ed inviati al fronte in Galizia, contro i russi. Il 25 maggio 1915, dopo la rottura della Triplice Alleanza e l'ingresso dell'Italia in guerra al fianco dell'Intesa, le truppe italiane occuparono Fiumicello, che tornò austriaca a fine ottobre del 1917, in seguito alla disfatta italiana a Caporetto, per poi venire definitivamente presa dagli italiani il 3 novembre del 1918, a seguito dell'Armistizio di Villa Giusti.



Cervignano del Friuli

La città di Cervignano fu occupata il 24 maggio 1915 dai Bersaglieri italiani e divenne sede del comando della III Armata comandata da Emanuele Filiberto di Savoia duca d'Aosta.

In quanto obiettivo strategico, durante il periodo bellico la cittadina venne ripetutamente bombardata dalle truppe austriache; dalle alture del Carso sparavano artiglierie di grosso calibro mentre si susseguivano diverse incursioni aeree. L'Esercito Italiano dotò la cittadina di diversi manufatti in cemento armato quali rifugi per i predetti bombardamenti (rifugi che, in parte, sussistono ancora).



Campolongo al Torre-Tapogliano

Il Comune è stato costituito il 1º gennaio 2009 per fusione dei comuni di Campolongo al Torre e di Tapogliano. Durante la Grande Guerra, le campagne tra Campolongo ed il torrente Torre videro crescere una poderosa linea di trincee in cemento armato, con postazione per fuciliera e mitragliatrici, la cosiddetta linea “Cadorna”, che doveva servire, continuando lungo tutta la riva destra del Torre, a bloccare un eventuale sfondamento austriaco del fronte carsico.



Aiello del Friuli

Dopo aver essere appartenuto alla Repubblica di Venezia (1420-1516), dal 1516 al 1918, Aiello del Friuli fece parte come gli altri comuni del mandamento di Cervignano del Friuli dell'Impero Asburgico come parte della Contea Principesca di Gorizia e Gradisca. Con la fine della Grande Guerra, il paese passò definitivamente all'Italia, insieme alle terre irredente di Trento e Trieste.